Gentile Veronica, certo è, che scrivere in questi momenti non è affatto semplice per nessuno.
Sono ad Atri, una antica città nell’entroterra teramano, è un sereno e gradevole paese medioevale che si affaccia sul Mare Adriatico da un parte e dall’altra si ammira il maestoso Gran Sasso, ed in questo periodo primaverile è pervasa dall’inquietudine per questi giorni di crisi per l’emergenza. Ormai sono diversi giorni in cui tutti noi abbiamo limitato le nostre uscite così come ci è stato raccomandato dl nostro Governo. In una situazione complicata come questa è importante non farsi prendere dal panico ed essere uniti, responsabili e fiduciosi. Ognuno con il proprio lavoro ed impegno può dare il suo contributo alla comunità intera… La nostra è l’epoca dei prodotti dietetici, dei prodotti tecnologici, della comunicazione, del benessere, dell’abbondanza, della vita indaffarata, senza capire, tuttavia, quale sia la giusta via da seguire. Il mio desiderio non è nient’altro che fare Arte. Quell’Arte che serve proprio a far capire i messaggi laddove le parole, la scrittura e la musica non possano essere raggiunte dai più. E noi artisti contemporanei, abbiamo l’onere morale di continuare a seguire le orme dei grandi artisti del passato, molti dei quali hanno superato numerosi travagli proprio grazie all’inesorabile getto d’arte che prorompeva dalle loro mani.
Alle fine degli anni 80 è iniziata la mia attività artistica, partecipando a numerosi premi di pittura e premi letterari, cataloghi, mostre e rassegne d’Arte, ottenendo importanti riconoscimenti. “Per la vena autenticamente naїf e la potente fantasia rappresentativa”.
Giuseppina Corradi.
#iorestoacasa
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