Chiara viene da una cultura contadina da parte di nonna materna. Ma la nonna amava l’arte, diventò falegname e poi caporeparto. Gli artisti della Versilia andavano da lei a prender tavole di scarto per dipingere e creare. ‘Io – diceva mia nonna – ero ignorante , ma ci parlavo e loro raccontavano l’amore per l’arte e quanto fosse dura la strada artistica.’ Sono cresciuta, io Chiara, con la forza che tutto si può creare, ma bisogna crederci con forza, disciplina, sudore e amore. La mia cultura é quella della semina: un seme cresce se coltivato con amore e dedizione. Qualunque esso sia. Così in tarda età, con una esperienza professionale da pedagogista che amo , ho cominciato a dedicarmi all’acquarello, per gli occhi. Per captare la profondità negli occhi della gente che sono l’unica parte del volto che non riesce a portare le maschere del quotidiano. Vivo così. Dedicandomi a ciò che amo : perché l’esistenza in questa vita é fatta di gocce di amore.

#iorestoacasa: La Storia di Chiara Giorgi
