La strada verso la pittura me l’ha indicata San Francesco. Detta così sembra qualcosa di mistico e forse un po’ lo è stato, nel senso di una sorta di “chiamata” verso un mondo, quello dell’arte, che in quel momento in cui ho iniziato mi sembrava incredibilmente lontano dal mio quotidiano fatto di posacenere pubblicitari e manufatti in ceramica realizzati in un laboratorio di ceramiche che avevo aperto a Mazara del Vallo. Il dipinto di San Francesco è stato, infatti, il mio primo quadro realizzato per una chiesa barocca del 1200 rimasta chiusa per più di mezzo secolo. Pensavo sarebbe rimasto un episodio isolato invece, senza rendermene conto, la pittura in sordina ha cominciato a farsi spazio nella mia vita fino a ché non ho potuto fare a meno di lei. E quando anche la mia vita privata ha subito una vera e propria rivoluzione (dalla Sicilia sono volata a Milano) , ecco che la pittura mi ha chiamato a rapporto. Ho ricominciato a dipingere con assiduità e non mi sono più fermata. Passando in rassegna i miei lavori mi rendo conto che sono accomunati da un fil rouge seppure non intenzionale. Sono per lo più figure femminili. Donne belle. Vitali. Donne che esprimono emozioni attraverso un gesto appena accennato . Sono tante donne, tutte diverse. Sono tante me senza essere me. Una delle tante magie della pittura.

5 Domande Agli Artisti - A cura di Veronica Nicoli
5 Domande agli Artisti: Le Risposte di Ivana Urso
L’Artista si racconta attraverso le sue preziose 5 risposte
Ringraziamo Ivana Capurso
Veronica: Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?
ArtistaDirei che l’arte rappresenta un pilastro fondamentale della mia vita, capace di rallegrare e di coinvolgermi totalmente, momenti in cui riesco attraverso la pittura a isolarmi dal mondo e dai problemi, dai pensieri di vita quotidiani, per vivere istanti di pura spensieratezza, gioia e contentezza.
Veronica: Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?
Artista: E’ difficile percepirsi come artista, ho sempre cercato la comunicazione dei miei sentimenti attraverso i colori, il disegno e l’arte in genere, interessandomi alla pittura come elemento distintivo della mia vita.
Veronica: Cosa provi mentre crei?
Artista:Cerco di dare a tutti i miei lavori artistici una ‘vita propria’, ognuno con un tocco di originalità, perché quando eseguo un dipinto, scarico sopra la tela le mie emozioni e il mio stato d’animo di quel preciso momento, oppure le sensazioni di quel periodo che sto vivendo, che come tutte le persone normali possono spaziare tra ansie e felicità, spensieratezza e preoccupazione… insomma un modo come un altro di esprimere la quotidianità. Gli ultimi lavori basati sulla sperimentazione e il desiderio di nuovi linguaggi mi portano a scoprire sempre qualcosa di nuovo e di diverso. Il segno grafico diventa veicolo emozionale. La gestualità, a tratti squarcia, apre delicatamente nuovi orizzonti che portano al cambiamento con quei colori che, avverti nell’animo e accostati con sapienza e creano una trasformazione ed energie nell’osservatore che ritrova una via significativa da percorrere fino in fondo.
Veronica: Qual è il messaggio implicito nelle tue opere, cosa vuoi trasmettere?
Artista:L’arte per me è un momento personale, quasi intimo, capace di raccogliere i miei stati d’animo del momento. In quell’istante la mia creatività prende il sopravvento alla razionalità.
Veronica: Qual è il tuo sogno o aspirazione, cosa vuoi veramente?
Artista: Il mio sogno fin da piccola è di occuparmi a tempo pieno delle mie passioni, tra le quali sicuramente quella più importante ed incisiva è la pittura. Nel corso della mia vita infatti, mi sono resa conto che, non è semplice sognare e a volte ci si trova davanti a montagne che appaiono insormontabili, ma in quel momento la forza del sogno stesso è il motore che ti spinge avanti per continuare ancora con più forza a coltivare quella straordinaria passione che è l’arte.
Ringraziamo vivamente l’Artista che ha condiviso con noi la sua esperienza.
Continuate a scrivermi, sarà un piacere condividere le vostre esperienze.
5 Domande agli Artisti: Le Risposte di Gaël Rouxeville:
L’Artista si racconta attraverso le sue preziose 5 risposte
Ringraziamo Gaël Rouxeville
Veronica: Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?
Artista: Sono solo un essere umano, tra miliardi …
Professionale? Artista scultore. Ma anche insegnante, designer, ebanista, pittore, fotografo, poeta …
La mia età? A 47 anni, mi sento così giovane …
Nazionalità? Francese … Ma non mi sento diverso dalle altre nazionalità … penso che non abbia molto senso nel 2018.
La mia ricerca? Esprimimere e generare armonia, nel mezzo della curva vivente.
Veronica: Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?
Artista: Non ricordo il momento in cui ho iniziato a creare … Già da bambino, ben prima che sapessi scrivere, disegnavo; Cantavo; Ho interpretato la commedia; è sempre stato così …
Da adolescente, divenne una necessità del progetto: come integrare questo talento artistico in un progetto sociale? Mi è anche piaciuta la tecnica. Questa riflessione mi ha portato a progettare, poi, scivolare, scultura e pittura. Ero tornato all’arte “pura”; di nuovo, il lavoro del legno, l’ebanisteria; poi, ancora, scultura … In effetti, nella mia vita, la linea retta non esiste. È la curva qui sta tracciando il percorso, e io sono questa curva …
Ma non mi interessa se sono un artista. L’importante non è l’artista, l’importante è l’opera d’arte. L’artista muore, il lavoro rimane …
Veronica: Cosa provi mentre crei?
Artista:È difficile descriverlo con le parole.
All’inizio, c’è la percezione Always June, deep A desire Un’energia ribollente qui dall’interno Arriva, trippa … È immediata, è “jete”, VIVANT, allo stesso tempo molto chiara e molto progetto. Quindi, semplifico, purifico, stilizzo, per trovare queste impressioni furtive che ho percepito all’inizio. Questo è fatto sia in me che totalmente fuori di me. Per quanto la sensazione iniziale fosse immediata, tanto il lavoro è pronto, faticoso …
E poi, all’improvviso, è come se la nebbia scomparisse; l’armonia così brillante, come per magia. In generale, e qui sventiamo alcuni CURVE trasmettendoli del significato del lavoro … Un momento di CE, sento un immenso equilibrio interiore, quietude June, Una pace, un Essere di bene; gioia …
Veronica: Qual è il messaggio implicito nelle tue opere, cosa vuoi trasmettere?
Artista: La maggior parte del mio lavoro si basa sull’armonia e l’armonia si basa sulle relazioni … Nel greco antico l’armonia si chiama Cosmo. È quindi un’opera che ci collega ai grandi principi della vita; un’opera religiosa, nel senso etimologico della parola (connettersi).
Ecco il plus, nelle nostre società attuali, è l’armonia nelle relazioni. Questo è quello che succede a così tanta violenza. Forse tutto sta andando troppo bene … Non è possibile armonizzare le relazioni senza prendere il tempo di vedere, ascoltare, sentire e scambiare …
In generale, i visitatori delle mie mostre mi dicono di provare il benessere della Quietudine, la leggerezza … Credo che la vista di loro li ricolleghi con le opere – con loro anche, con il loro bisogno di armonia fondamentale, e che è anche la loro motivazione principale durante un acquisto. Sì, lo trovo davvero meraviglioso!
Veronica: Qual è il tuo sogno o aspirazione, cosa vuoi veramente?
Artista: Da molto tempo, mi assicuro di vivere più vicino alle mie aspirazioni artistiche e dedico tutto il tempo possibile. Credo davvero che sono venuto sulla terra per quello.
C’è una strada lunga e difficile a volte piena di insidie. Come tutti gli altri, ho dei dubbi. Ma, in verità, non ho scelta; Non posso fare diversamente: è vitale per me.
E se, come bonus, posso aiutare i miei simili ad aprire gli occhi alla bellezza del mondo, sentirò davvero che la mia vita è stata utile.
Ringraziamo vivamente l’Artista che ha condiviso con noi la sua esperienza.
Continuate a scrivermi, sarà un piacere condividere le vostre esperienze.
5 Domande agli Artisti: Le Risposte di Pina Fiori
L’Artista si racconta attraverso le sue preziose 5 risposte
Ringraziamo Pina Fiori
Veronica: Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?
Artista: Colore, sensazioni.
Veronica: Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?
Artista: Sempre; fin da bambina amavo disegnare su qualunque pezzo di legno trovassi.
Veronica: Cosa provi mentre crei?
Artista:Batticuore.
Veronica: Qual è il messaggio implicito nelle tue opere, cosa vuoi trasmettere?
Artista: Gioia di vivere, nonostante le difficoltà.
Veronica: Qual è il tuo sogno o aspirazione, cosa vuoi veramente?
Artista: Pace e felicità per tutti.
Ringraziamo vivamente l’Artista che ha condiviso con noi la sua esperienza.
Continuate a scrivermi, sarà un piacere condividere le vostre esperienze.
5 Domande agli Artisti: Le Risposte di Franco Sticchi
L’Artista si racconta attraverso le sue preziose 5 risposte
Ringraziamo Franco Sticchi
Veronica: Se dovessi descrivere te stesso, cosa diresti?
Artista: Felliniano, poliedrico, umile come tante mani che hanno lavorato nell’arte, speciale per tanti che vedono concretezza nelle mie idee.
Veronica: Quando hai cominciato a percepire te stesso come Artista?
Artista: Da piccolo. Preferivo la scultura ai peluches. Mi è stato detto di non interpretare. E’ inventando oggetti e mondi che si diventa artisti e non più semplici interpreti di filastrocche.
Veronica: Cosa provi mentre crei?
Artista: Creare arte significa consegnare un invito. Io già lo vivo dentro di me, e lo concretizzo in un mondo.
Veronica: Qual è il messaggio implicito nelle tue opere, cosa vuoi trasmettere?
Artista: Esistiamo. Ci è concesso un canale comunicativo per vivere e rivivere le esperienze della vita.
Veronica: Qual è il tuo sogno o aspirazione, cosa vuoi veramente?
Artista: Un luogo più semplice magari roccioso… un orizzonte ampio, dove gli occhi non abbiano ostacoli… la musica, il profumo, l’ebrezza di vita!
Ringraziamo vivamente l’Artista che ha condiviso con noi la sua esperienza.
Continuate a scrivermi, sarà un piacere condividere le vostre esperienze.